Olga Danelone, 09/07/2007
…è anche figurativo perché considero vera, tangibile, l’azione neurologica. L’immagine “accade”, si sviluppa tramite il mio corpo il quale è situato in una specifica “nicchia” con un suo vissuto personale.
Potrei usare immagini scientifiche, ma quello che desidero è la rappresentazione dell’energia molecolare-neurologica. Questa, una verità nascosta che nella pratica svela il suo lato tangibile e la caducità dell’azione sul fogli, un insieme di piani (il tempo) in profondità, tutto fluttua, un divenire senza certezze, una casualità di energia…molte particelle-azioni corrono, si incrociano, vanno, vengono, si fermano, ripartono solo sentendo l’impulso centrale del tutto…una miriade di forze che si esprimono, o che virtualmente hanno la capacità di farlo…
Verità che si scambiano il posto e mai rimangono ferme a se stesse ma si cercano a vicenda annullandosi in una sola immagine, come il fotone sia onda che particella.
… il “percepire l’interno e l’esterno” ora è ragionato, constatato, provato…posso adoperarlo come risposta e non solo come sensorialità inconscia.
– 31 marzo 2012 –
Quale contributo può dare la ricerca scientifica? Oltre alla tecnologia nei diversi settori, comunicazione, industria, medicina, ecc., la scienza dovrebbe in primo luogo rivoluzionare le menti. Divulgare le conoscenze del mondo in cui viviamo, insegnare con metafore semplici, non può non cambiare il valore che ogni essere vivente dà alle cose. L’importanza delle necessità individuali cambierebbero. L’essere si immedesimerebbe nel tutto, desiderando per la propria vita altre esigenze da quelle attuali.