15-16 OTTOBRE 2016
Le angolazioni dei tragitti diventano racconto, storie solitarie nel groviglio di linee tutte singolari e irripetibili.
Attimo dopo attimo l’andare si intreccia in tanti cammini, ed è strano, non distinguiamo se le orme vanno in su o in giù, se a destra o a sinistra.
I sensi seguono il percorso senza definizione, un movimento in bilico, una suggestione direzionale tra il salire e lo scendere.
Dov’è l’alto, dov’è il basso?
Punti di vista.
Trofallassi è un termine scientifico dato al sistema comunicativo degli insetti. Dal vocabolario: Trofallassi sf. [dal greco trophe, nutrimento+allássō, scambiare]. Sistema di alimentazione reciproca proprio degli insetti sociali ma possiede anche un’importante funzione di coesione del gruppo.
Le formiche si incrociano, si sfiorano, la trofallassi è la loro realtà egocentrica, politica e sociale.
Strade, raccordi, incroci, deviazioni, noi, 7 miliardi di persone come in un gigantesco formicaio planetario. Ci spostiamo in tutte le direzioni, insieme ad altri, o soli in mezzo ad altri, donne, uomini, anacoreti, espansivi, riflessivi, introversi, forti o deboli, loquaci, taciturni, saggi e non saggi, inseriti, quello sì, tutti insieme, indiscriminatamente, in un sistema solare.
Perdersi in un formicaio equivale al nostro movimento sul pianeta Terra, alla nostra società e socialità, consapevole oppure no.
Olga Danelone