(…) La partita che O. D. sta giocando -con irriducibile passione- indica i rischi che ogni scelta comporta, margini invisibili da trasformare in limpide visioni, scacchiere dello spostamento che diventano luoghi sospesi della memoria, casellari in cui deporre segni come sintomi di ulteriori germinazioni di spazi.
(…) Si tratta sempre di un gioco dell’inconscio che la ragione controlla, quasi per tenere a distanza il fluire inquieto dei pensieri che affollano la mente: pensieri positivi e negativi, istinti di vita e di morte, tracce del vissuto e intuizioni ancora da vivere, ciò che si conosce e ciò di cui non si sospetta ancora l’esistenza. Questo è il brivido della creazione, il desiderio di volerla assecondare ad ogni istante, quasi senza sapere dove condurrà!
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Claudio Cerritelli, curatore e critico d’arte, docente all’Accademia di Brera, Milano 2004
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